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Case più green e bonus per gli elettrodomestici: cosa prevedono gli emendamenti “ripescati” al Decreto Bollette?

Sono stati riammessi solo cinque emendamenti su 84, tra cui alcuni che interessano direttamente i proprietari di casa.

01/04/2025 Autore: immobiliare.it
Case più green e bonus per gli elettrodomestici: cosa prevedono gli emendamenti “ripescati” al Decreto Bollette?

Il Decreto Bollette, in attesa di approdare in Parlamento, potrebbe riservare interessanti novità sul fronte delle agevolazioni per la riqualificazione energetica e l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza. 

A seguito di un primo vaglio che aveva escluso 84 emendamenti per presunta inammissibilità, ne sono stati riammessi solo cinque, tra cui alcuni che interessano direttamente i proprietari di casa.

Bonus elettrodomestici

Rispetto alla precedetne versione, viene eliminato il vincolo della classe energetica B per l’accesso al contributo. L’obiettivo è rendere la misura più efficace e fruibile, tenendo conto delle difficoltà del mercato, che esclude buona parte dei prodotti italiani dalla fascia B. Con la riformulazione dell’emendamento si mira a incentivare in modo più inclusivo l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, anche di classe inferiore, purché elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio dell’Unione europea. 

L’emendamento precisa che il nuovo apparecchio dovrà essere più efficiente del vecchio e rinviando alla definizione specifica di cosa si intenda per caldaia hybrid ready e caldaia alimentata da combustibili rinnovabili al decreto attuativo di Mimit e Mef. 

Torna anche lo sconto in fattura per il bonus elettrodomestici. I consumatori potranno beneficiare direttamente della riduzione sul prezzo di acquisto, senza passare dal click day.

Efficienza energetica: contributi per i proprietari di casa

Tra le proposte contenute negli emendamenti in discussione sul Decreto Bollette, spicca quella che punta a introdurre un importante contributo pubblico per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili residenziali. La proposta prevede la creazione di un fondo pluriennale con una dotazione complessiva di ben 5 miliardi di euro, distribuiti in tranche da 500 milioni l’anno, a partire dal 2027 e fino al 2036.

Una pianificazione di lungo periodo che mira ad accompagnare con gradualità la transizione energetica del patrimonio edilizio italiano, ancora oggi in larga parte inadeguato rispetto agli standard ambientali europei. Per rendere operativo questo contributo, sarà necessario un decreto attuativo da parte dei Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Economia e Finanze.

Un’attenzione particolare sarà riservata anche all’eliminazione delle barriere architettoniche, favorendo così l’inclusione e l’accessibilità degli spazi abitativi. La proposta contempla inoltre una selezione dei beneficiari basata su parametri reddituali, in modo da agevolare maggiormente i nuclei familiari in condizioni economiche svantaggiate. 

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